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Civico Museo Biblioteca dell’Attore di Genova

Civico Museo Biblioteca dell’Attore di Genova

Alessandro d’Amico, Ivo Chiesa e Luigi Squarzina fondano nel 1966 a Genova un nuovo settore del Teatro Stabile, il Museo e Biblioteca dell’Attore, dedicato alla conservazione delle carte, dei libri e dei cimeli teatrali della «famiglia d’arte» Salvini; già l’anno seguente alla sua nascita riceve in donazione dall’erede Giuliano Capranica del Grillo, il vastissimo Fondo Adelaide Ristori. Inoltre nel 1971 si istituisce la Fondazione “Civico Museo e Biblioteca dell’Attore del Teatro Stabile di Genova”, che ha come soci Fondatori il Comune di Genova, la Provincia di Genova, la Camera di Commercio di Genova e il Teatro Stabile di Genova.

Infine nel 1976 è riconosciuta la personalità giuridica dell’Ente. Ad oggi l’istituzione risulta tra le più rilevanti e ricche per la cultura dello spettacolo e lo studio storico e critico del teatro, dell’arte scenica e delle condizioni dell’attore italiano dall’inizio del sec. XVIII a tutto il Novecento. La Promemoria ha svolto diversi interventi su due fondi di grande interesse.

Il fondo Adelaide Ristori documenta minuziosamente la storia eccezionale di questa donna che è stata una grande attrice ed impresaria teatrale dell’Ottocento. Ha cominciato a recitare giovanissima, nel 1837, e la sua carriera durata più di trent’anni la fece conoscere al mondo intero. Ha recitato nei più famosi teatri, accolta dal favore del pubblico e ricevuta presso le Corti e i governi dei paesi che ha visitato. Capocomica della Drammatica Compagnia Italiana si è recata due volte negli Stati Uniti e il 15 aprile 1874 iniziò il giro del mondo, destinato a concludersi il 14 gennaio 1876, giungendo sino in Australia e in Sudamerica.

La Promemoria, in accordo con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria, ha svolto dapprima un intervento di ricognizione e descrizione sull’intero fondo, producendo un elenco di consistenza che descrive tutte le serie e le raccolte di documenti che costituiscono l’archivio che l’attrice; in seguito ha provveduto alla schedatura della corrispondenza (31.561 lettere), delle scritture e dei contratti e del materiale fotografico, quest’ultimo di grande interesse per la storia della fotografia sia per le tipologie conservate, dai dagherrotipi alle carte de visite alle stampe ai sali d’argento, sia per la presenza di fotografie provenienti dai più famosi studi fotografici di tutto il mondo, come Nadar, Disderi, Mayer & Pierson, Sarony, Alinari e altri.

Nei 38 ml lineari di consistenza del fondo si trovano manoscritti dell'attrice, diari, copioni, carte amministrative (contratti, scritture, borderò), materiale a stampa (repertori, manifesti, locandine, programmi di sala, ritagli stampa), materiale fotografico, documentazione tecnica come gli inventari dei trovarobe, bozzetti, figurini, spartiti musicali.

Il Civico Museo e Biblioteca dell'Attore di Genova conserva inoltre un fondo dedicato all’attività teatrale di Virgilio Marchi un architetto, esponente di spicco del Secondo Futurismo nonché uno dei maggiori scenografi italiani del XX secolo.

Alla fine del 2017 è stato affidato alla Promemoria il progetto ministeriale per il riordino, inventariazione, riversamento dati all’interno di una piattaforma informatica di descrizione archivistica e digitalizzazione del fondo Virgilio Marchi. L’obiettivo del progetto è la creazione del profilo di Virgilio Marchi all’interno del Portale degli Archivi degli Architetti, spazio dedicato alle figure degli architetti e ingegneri all’interno del Sistema Archivistico Nazionale (SAN).

Il fondo, quantificato in circa 10 metri lineari di carte di diversa tipologia e datato tra il 1913 e il 1960, raccoglie: bozzetti di scena, figurini di personaggi, tavole tecniche progettuali, una parte della sua produzione didattico scientifica, la corrispondenza, la documentazione contabile amministrativa, i programmi di sala, gli opuscoli di mostre d’arte, il materiale fotografico, una selezione di riviste, periodici e articoli di giornale.

Lo studio della documentazione ha evidenziato la duplice natura, professionale e personale, del fondo. Tale analisi, fondamentale per il trattamento delle carte in fase di riordino, ha evidenziato la varietà di tipologie documentarie che coesistono e che spesso si riferiscono ad uno stesso progetto. Questa peculiarità ha convinto la Promemoria ad allegare all’inventario due indici, alfabetico e cronologico, dei progetti architettonici e teatrali descritti nel fondo. In tal modo si è voluto offrire all’utente una lettura delle carte più usuale negli archivi professionali di architetti e ingegneri, ma che evidenzia sia la produzione sia lo sviluppo e la crescita artistica di Virgilio Marchi.

Category

Archivi di architetti, Archivi teatrali